Sito archeologico di Mactaris
Il sito archeologico di Mactaris si trova nella zona centro occidentale della Tunisia, a Makthar, città all’estremità settentrionale della dorsale tunisina.
Un patrimonio archeologico impressionante
Il sito è uno dei più grandi della Tunisia e racchiude una porzione significativa non ancora esplorata archeologicamente. Analogamente al sito di Bulla Regia, a ciò potrebbero aver contribuito la relativa lontananza della regione e la difficile integrazione nelle reti di comunicazione.
Oltre ai numerosi resti ospitati in un parco archeologico (esclusi alcuni elementi sparsi), un piccolo museo espone vari reperti archeologici rinvenuti nel sito.
Monumenti monumentali e rovine ben conservate
Il sito è situato al confine tra il nord-ovest e il centro-ovest della Tunisia, 150 chilometri a sud-ovest di Cartagine e 70 chilometri a sud-est di Sicca Veneria.
Il sito è adiacente alla città di Makthar, che è, in un certo senso, una propaggine successiva dell’epoca coloniale, come testimoniano alcuni edifici (come il quartier generale della delegazione) e residenze con tetti spioventi ricoperti di tegole rosse.
Mactaris è l’adattamento latino del toponimo originario: Mktrm, che attesta le origini libiche della città, come testimoniano i numerosi monumenti funerari risalenti a questa civiltà inglobati nel sito. Questo è praticamente tutto ciò che resta di questo periodo come eredità “monumentale”.
La fondazione della città stessa sembra risalire al I secolo a.C., con l’insediamento di coloni punici o numidizzati che diffusero nella regione la religione, la cultura e l’arte cartaginese. Questa città continuò ad esistere anche dopo l’arrivo dei Romani all’inizio del I secolo. Tuttavia, la maggior parte del suo patrimonio archeologico, considerato uno dei più ricchi e belli della Tunisia, risale al periodo romano. La città raggiunse il suo apice nel II e III secolo. Il suo declino iniziò nel IV secolo e accelerò con le invasioni dei Vandali e dei Bizantini.