Il villaggio di Sidi Bou Said affascina i visitatori con la sua bellezza unica e la sua originalità. Il luogo vanta strade acciottolate ornate di bouganville fucsia e bianche, oltre a intricati moucharabieh. Questo piccolo villaggio, che ospita 5.000 abitanti, ha la particolarità di essere il primo sito protetto al mondo. È intimamente legata a Cartagine e ha ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1979. Seduta con grazia su una collina, Sidi Bou Said domina con orgoglio Cartagine. La sua storia risale ai Cartaginesi e ai Romani, mentre nell’XI secolo gli Almoravidi si stabilirono strategicamente qui per salvaguardare la costa…

Origini mistiche

La mistica di Sidi Bou Said ha origine da Khalaf Ben Yahia Tamimi El Beji, che si stabilì a Djebel Menara nell’XI secolo, insegnando il sufismo e sorvegliando la costa. Questo periodo segnò l’inizio del misticismo del villaggio, con i marinai che credevano nei suoi poteri protettivi. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1231, fu costruita una zaouia, a significare il legame spirituale del villaggio. Nel XVII secolo, il villaggio adottò il suo nome in onore del suo protettore, Sidi Bousaid.

Gemme architettoniche ed eredità

Il fascino del villaggio invogliò la borghesia tunisina a costruire splendide ville in stile architettonico arabo-andaluso. Nonostante l’assenza di un piano urbanistico strutturato, la dispersione delle case contribuisce al fascino del villaggio. Il barone Rodolphe d’Erlanger ha avuto un ruolo fondamentale nel preservare l’essenza di Sidi Bou Said. Appassionato di arte e musica, i suoi sforzi portarono a un decreto del 1915 che proteggeva il carattere del villaggio, imponendo l’iconico schema di colori blu e bianco. Oggi la Maison d’Erlanger ospita il Centro per la Musica Araba e Mediterranea.

Fughe senza tempo

Sidi Bou Said invita sia i tunisini che i visitatori a esplorare le sue stradine, a respirare le fragranze del tè e del gelsomino e a immergersi nella sua atmosfera serena. Nei fine settimana, il Café des Nattes e il Café Sidi Chaabane si animano, emanando un’atmosfera piacevole con tracce di ispirazione artistica lasciate da scrittori e artisti. Personaggi famosi come Simone de Beauvoir, Colette, André Gide e Michel de Foucault hanno trovato un fascino infinito in questi vicoli. Li immaginiamo al Café des Nattes, a sorseggiare tè alla menta e ad assorbire la tranquillità. I fortunati residenti vivono quotidianamente questo ambiente unico, mentre i turisti optano per case familiari trasformate in affascinanti camere per gli ospiti, assaporando le serate in ristoranti gourmet con terrazze affacciate sul mare. Tutti i tunisini hanno attraversato le strade acciottolate, affascinati dalle caratteristiche case bicolore che sono il marchio di fabbrica di Sidi Bou Said.