Museo Archeologico di El Jem
Il Museo Archeologico di El Jem si trova nella città di El Jem, conosciuta anche come Thysdrus. È stata fondata nel 1970 ed è stata ristrutturata nel 2002.
In termini di ubicazione e accessibilità, il museo è situato vicino ai primi anfiteatri dell’antica Thysdrus.
L’ultimo e il più grande anfiteatro, che è anche il meglio conservato, è stato classificato come patrimonio mondiale dell’UNESCO. L’accesso al museo è consentito previa presentazione del biglietto d’ingresso all’anfiteatro.
Il museo offre una presentazione che include una collezione di mosaici romani.
Questi mosaici coprono il periodo dal II al V secolo.
Questa collezione è composta da numerosi pezzi rinvenuti in città.
Visita al Museo Archeologico di El Jem
Si consiglia vivamente di visitare il Museo Archeologico di El Jem, poiché si trova fuori dai percorsi turistici più battuti. Il museo emana un’atmosfera tranquilla e vanta una museografia di successo.
I vasti mosaici sono ben conservati e mostrano i loro colori intatti nella morbida luce del giorno.
Recentemente il museo ha raddoppiato la sua superficie ed espone mosaici mai esposti prima.
Inoltre, nel museo sono esposti mosaici con ornamenti geometrici o scene figurate,
Queste rappresentazioni della vita quotidiana sono tipiche dei mosaici africani.
Sebbene la coesione tra l’arredamento e gli animali sia alquanto imbarazzante, gli animali selvatici sono trattati con colori ricchi e sfumature sottili.
Raccomandazioni degli esperti
Secondo gli specialisti, si consiglia di visitare questo museo prima di esplorare altre vestigia dell’antica città di El Jem.
Questo perché il museo ospita numerosi elementi architettonici che facevano parte della decorazione delle sontuose case e degli edifici pubblici Thysdritain..
Il museo espone oggetti come sculture, dipinti a mosaico, ceramiche e altro ancora.
Il Museo, inoltre, consente l’accesso diretto ad un “parco archeologico” comprendente i resti della villa cosiddetta “del pavone” e di Sollertiana.
Nella stessa area è stata effettuata la ricostruzione a grandezza naturale della “Casa dell’Africa”.