La Moschea del Barbiere
Sidi Sahbi
La Moschea del Barbiere, conosciuta come Mausoleo di Sidi Sahbi, è una zaouia tunisina situata a Kairouan, fuori dalle mura della medina.
Il monumento ospita la famosa tomba di Abu Zamaa el-Balaoui, compagno del profeta islamico Maometto, morto in battaglia nell’anno 34 dell’Egira (654 d.C.). Soprannominato Sidi Sahbi, è considerato il capo della città di Kairouan.
L’edificio, eretto molto probabilmente tra il XIII e il XIV secolo, fu interamente ristrutturato nel XVII secolo dai bey della dinastia dei Mouraditi. Fu Hammouda Pasha Bey che ricostruì la zaouïa, costruì la medersa e il minareto intorno al 1662, suo nipote, Mohamed Bey El Mouradi, rifece completamente la cupola del mausoleo, e probabilmente il cortile e le gallerie che lo circondano. intorno al 1681-1685.
Alla fine del XIX secolo, lo scrittore francese Guy de Maupassant, che visitò l’edificio durante il suo soggiorno a Kairouan, descrisse le sue impressioni alla scoperta del cortile che precedeva la camera funeraria: “Il grande cortile quadrato dove si arriva poi è anche interamente scolorito. La luce splende, scorre e vernicia di fuoco questo immenso palazzo di smalto, dove tutti i disegni e tutti i colori delle ceramiche orientali sono illuminati sotto lo splendore del cielo sahariano. fantasie arabesche indicibilmente delicate. È in questo cortile da favola che si apre la porta del santuario che contiene la tomba di Sidi-Sahab, compagno e barbiere del Profeta”.
La Moschea del Barbiere è un vasto complesso che comprende diversi cortili, il mausoleo stesso, una medersa, un magazzino, oltre a diverse stanze destinate all’alloggio dei visitatori.
L’accesso all’edificio avviene attraverso un ingresso che immette in un ampio cortile porticato pavimentato in mattoni. All’angolo nord-ovest di quest’ultimo si erge un minareto di tipo ispano-moresco, sul pavimento occupato da due campate gemelle, incorniciate da rivestimenti ceramici. La sua sommità è rialzata con merli a gradini, a differenza dei minareti Kairouan con merli arrotondati.
Da questo cortile si accede ad un altro ingresso la cui porta è incorniciata da architravi in marmo bianco e rosso in stile all’italiana. L’accesso al mausoleo avviene attraverso un vestibolo angolato che conduce ad un patio allungato delimitato da due portici con archi a ferro di cavallo poggianti su capitelli neocorinzi ornati dalla mezzaluna ottomana. Questo passaggio conduce ad un bellissimo spazio coperto da una cupola su pennacchi. Questo fa parte della tradizione delle cupole di Kairouan.
La sala è notevole per la ricchezza della decorazione, composta da pannelli in stucco con motivi vegetali e geometrici in stile ispano-moresco (esagoni, stelle, rosoni, ecc.) e turchese (mazzi di fiori e cipressi). Questa stanza a cupola si apre su un altro cortile circondato da portici con archi spezzati a ferro di cavallo le cui pareti, rivestite con piastrelle a smalto policromo, sono sormontate da pannelli in stucco scolpito di rara finezza. Questo cortile precede la camera funeraria coperta da una cupola su pennacchi sormontata all’esterno da una lanterna.