Il Ribat di Monastir

Il Ribat di Monastir è il più antico e importante dei lavori difensivi eretti lungo la costa del Maghreb dagli arabi conquistatori all’alba dell’Islam. Situato sulle rive del Mar Mediterraneo, nella città di Monastir, è considerato il monumento simbolo e senza dubbio il ribat più importante e antico del Maghreb.

Fondato nel 796, questo edificio ha subito diverse ristrutturazioni durante il periodo medievale. Inizialmente a forma quadrilaterale, è composto da quattro corpi di edifici che si affacciano su due cortili interni. Oltre alle piccole celle dei “monaci-guerrieri” che, mentre svolgevano i loro doveri militari, si dedicavano alla preghiera e alla contemplazione, il Ribat ospita la sala di preghiera, la più spaziosa delle quali ospita ora una rara collezione di oggetti di culto e artigianato medievale.

Durante i secoli XV, XVII e XVIII, furono effettuati ampliamenti e fortificazioni. Durante il IX secolo, sotto il regno degli Aghlabidi, fu ampliato sul lato settentrionale, poi intorno al 966, sotto il regno della dinastia fatimide, sul lato meridionale, quindi intorno al 1424, durante il periodo hafside, furono eseguiti lavori che aumentarono significativamente la superficie a 4.200 m².

Dal XVII al XVIII secolo, furono aggiunte torri e bastioni poligonali e circolari, oltre a numerosi contrafforti affinché l’edificio potesse ospitare pezzi di artiglieria. Il viaggiatore arabo, cronista e geografo Ibn Hawqal dichiarò già nel X secolo che l’edificio è il Ribat più grande di tutta l’Africa.

L’edificio che possiamo ammirare oggi è il risultato di una lunga evoluzione durante la quale ampliamenti e trasformazioni si sono susseguiti. Si nota che il nucleo dell’edificio ha inizialmente un piano regolare con facciate massicce accompagnate agli angoli da torri cilindriche, di cui quella situata a sud-est è la torre di avvistamento. Il suo cortile è delimitato su 3 lati da 2 o 3 piani di celle, dove si trova la torre di guardia, il “Nadhour”, composta da un centinaio di scale a spirale di quasi venti centimetri ciascuna. L’accesso a questa torre è ben permesso ai visitatori per poter godere di una bella vista su tutto il monumento e su tutta la baia di Monastir.
L’ingresso al Ribat si apre ai piedi di una torre poligonale; un corridoio piegato, fiancheggiato da stanze di guardia, conduce al cortile dove s’innalza in un angolo una alta torre circolare “Le Nadhour”. Dalla cima di questa torre, il visitatore può ammirare una vista superba sulla città di Monastir e sull’infinito blu del mare.

Il lato meridionale rimane di questo primitivo ribat, che comprende il portico d’ingresso, la torre di guardia coronata da un parapetto merlato, la torre sud-ovest e la sala di preghiera situata al piano superiore. L’ampliamento dell’edificio durante il X secolo è materializzato dall’aggiunta di un padiglione che lo separa dalla facciata primitiva tramite un cortile. Contiene due arcate e un’oratorio a volta a botte al piano superiore diviso in 7 navate perpendicolari alla parete del Qibla, con archi semicircolari e a manico di cesto che poggiano su pilastri a croce. Per far fronte alle minacce di invasioni durante il periodo hafside, le difese del monumento furono rinforzate, un lavoro continuato sotto il regno di Hussein II Bey (1824-1835) che restaurò l’intero edificio con l’aggiunta di torri e fortini.

Infatti, nel ribat di Monastir, è allestito un interessante museo delle arti islamiche nell’antico oratorio in cui si possono scoprire tessuti di qualsiasi bellezza, superbissimi manoscritti in scrittura kufica, oggetti in ceramica, vetreria e miniature di diverse epoche, tutte testimonianti la presenza di una brillante civiltà.

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