Il Museo del Sahara
Il Museo del Sahara, ospitato in una sala in stile andaluso, è l’ultimo dei musei tunisini, fondato nel 1997.
Il nome suggerisce che questo spazio sia dedicato all’ambiente infinito e affascinante del Sahara, ma è più preciso considerarlo come un riflesso della vita (vegetale, animale e umana) di un “angolo” del grande Sahara situato tra il Grand Erg Orientale e il bordo meridionale del Chott el Jerid, nel sud-ovest della Tunisia.
Questa scelta non è casuale, in quanto questo paese rappresenta la porta d’accesso al Grande Sud e, ancora oggi, costituisce l’ultimo territorio del nomadismo in Tunisia. Questo ambiente e la popolazione che lo abitano sono legati al Sahara e partecipano alla sua civiltà e al suo mistero.
Il percorso di visita sviluppato per questo museo introduce il visitatore all’ambiente fisico e alle sue componenti naturali: vegetazione e fauna; poi lo accompagna alla scoperta delle civiltà dell’oasi e del nomadismo attraverso i supporti materiali della vita quotidiana, la semantica dei simboli e l’espressione artistica che si manifesta nella decorazione di oggetti cerimoniali (tessuti, gioielli, ecc.) o nei tatuaggi ormai caduti in disuso.